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DE GASPERI, ALCIDE
(Pieve Tesino 1881 - Sella di Valsugana 1954). Politico italiano. Eletto deputato al parlamento austriaco per la cattolica Unione politica popolare trentina (1911), difese l'italianità della sua terra. Dopo la Prima guerra mondiale fu collaboratore di don Sturzo e nel 1924 gli succedette alla segreteria del Partito popolare. Deputato al Parlamento italiano nel 1921, fu uno degli organizzatori della secessione dell'Aventino. Arrestato nel 1927 per tentativo di espatrio, scontò sedici mesi di carcere. In seguito ricoprì per molti anni un modesto impiego come bibliotecario in Vaticano. Organizzatore della Democrazia cristiana clandestina, suo segretario dal 1944 al 1946, fu presidente del consiglio degli otto governi di coalizione dal 1945 al 1953. La formazione culturale germanica favorì in lui l'indipendenza dalle pressioni clericali e il forte senso dello stato. Anticomunista, accettò l'unità d'azione con il Partito comunista italiano negli anni della Resistenza, convinto della necessità contingente e limitata nel tempo di questa alleanza, che interruppe nel 1947. Pilotò il paese nel campo occidentale, rafforzando, nonostante alcune resistenze nel mondo cattolico, il legame con gli Stati Uniti e promuovendo in seguito il processo di unità europea. Dopo la vittoria democristiana alle elezioni del 1948 favorì l'inserimento nell'area governativa dei partiti di centro, rafforzando la coalizione anticomunista e ampliando la base del potere parlamentare della maggioranza. Ma, fallita la legge truffa nel 1953 e contestato dalla sinistra del suo partito, dovette farsi da parte e poco dopo morì.
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